Le Società del Girone E scelgono Paolo Forte come portavoce
"LE SOCIETA' VANNO TUTELATE. SONO UNA RICCHEZZA PER IL TERRITORIO"
Presentato un documento articolato alla Divisione, che si riserva di rispondere
Le società partecipanti al Campionato di Serie B, Girone E di calcio a
Cinque si sono riunite in videoconferenza per concordare la linea unitaria da
tenere nei confronti della Divisione, nell'inevitabile confronto necessario a
determinare le linee guida per la prosecuzione delle attività.
Il primo atto del gruppo di lavoro è stato quello di individuare in
Paolo Forte, patron della Forte Colleferro, il portavoce incaricato di interloquire
con i vertici federali.
Mister Forte, quale è la posizione del gruppo di squadre che
rappresenti?
“Prima di tutto mi corre l’obbligo di ringraziare tutti gli amici che
mi hanno affidato questo incarico così delicato. Metto volentieri a
disposizione del gruppo la mia esperienza e i contatti che con tanti anni di
attività ho maturato all'interno del mondo del Futsal. La nostra posizione è di
grande apertura e disponibilità al dialogo con la Divisione, per trovare
insieme delle soluzioni praticabili, sostenibili economicamente e rispettose
dei ruoli e delle competenze delle parti in gioco. Ma anche di estrema
chiarezza e fermezza. Questa crisi che andiamo ad affrontare mette in pericolo
la sopravvivenza di molte società, con il rischio concreto di far sparire il
futsal da interi territori.”
Allora, partiamo dall’inizio. La stagione 2019/2020 può
considerarsi ormai conclusa?
“Per quello che ci riguarda, crediamo proprio che non ci siano
alternative. Allo stato attuale non ci sono le condizioni per salvaguardare la
salute di atleti e tecnici e le problematiche economiche, logistiche e
organizzative hanno bisogno di tempo e risorse per essere affrontate con successo.”
Come pensate a questo punto, di affrontare il nuovo corso?
“È indispensabile un sostegno economico alle società, all’interno di uno
scenario che vedrà, inevitabilmente, la difficoltà per molte aziende di
continuare a sostenere il movimento con contributi e sponsorizzazioni.
Chiediamo quindi alla Divisione di sospendere gli oneri di iscrizione per le
prossime due stagioni, di sospendere le sanzioni per le società che non saranno
in grado di iscrivere una formazione Under 19 e consentire, per mantenere
attiva la categoria, che anche i giocatori nati nel 2000 possano essere inseriti
come fuori quota nella prossima stagione.”
Mi sembrano tutte proposte sensate e condivisibili. Ma saranno
sufficienti?
“A questi contributi vanno aggiunte una serie di facilitazioni che,
comunque verrebbero incontro ai nostri club, come la possibilità di stipulare
convenzioni con i vettori per consentire di ottimizzare i costi di trasferte
impegnative. Il nostro Girone da sempre prevede almeno due/tre gare da
disputare in Sardegna. Se facciamo due conti, il costo di tre trasferte per 20
persone, tra aereo (o traghetto), ristorante e trasporto dagli aeroporti, si
può paragonare quasi agli oneri di iscrizione. Chiediamo soltanto che il Calcio
a Cinque goda delle riduzioni che hanno, ci dicono, diversi altri sport. O, in
alternativa, avere un contributo economico per sostenere almeno una parte delle
spese. Inoltre, sarebbe il caso di garantire la presenza del Commissario di
campo solo nei casi in cui almeno una delle due squadre ne facesse formale
richiesta, assumendosene, ovviamente gli oneri. Oggi, la presenza dei
Commissari ad ogni gara è diventata nei fatti un costo aggiuntivo per le
società. Poi, abbiamo suggerito anche altri possibili interventi.”
Ce li puoi illustrare?
“Partiamo dai Settori Giovanili. Ogni sport che si rispetti, deve
avere, per crescere, un vivaio dal quale attingere. E per sviluppare un Settore
Giovanile o una Scuola Calcio occorrono risorse umane, economiche e logistiche.
Noi proponiamo di rovesciare il metodo fino ad oggi utilizzato. Anziché penalizzare
chi non è in grado di organizzare una squadra di ragazzi, premiamo chi invece
ci riesce e ci si dedica.”
Anche sui tesseramenti di quella che è la stagione ancora in corso,
avete delle istanze da presentare?
“Tutti sappiamo che tra tasse di iscrizione, assicurazioni e
tesseramenti, abbiamo pagato per intero un servizio di cui abbiamo usufruito
solo parzialmente. Crediamo che sarebbe corretto prevedere, se non un rimborso,
quantomeno una significativa rimodulazione degli stessi oneri per la prossima
stagione, in modo da rientrare di quanto effettivamente non goduto, così come
chiediamo di ammettere in fase di iscrizione le fidejussioni assicurative oltre
a quelle bancarie che, soprattutto le piccole società, trovano enormi
difficoltà ad ottenere e, di conseguenza, rappresentano un ulteriore onere
aggiuntivo.
Anche perché per la prossima stagione ci si dovrà anche attrezzare
per l’aspetto sanitario
“Certamente. Attendiamo le linee guida della Federazione, ma già
possiamo ipotizzare i costi della consulenza medica per l’attuazione delle
norme a tutela della salute dei tesserati, l’acquisto dei termoscanner, la
sanificazione continua di spogliatoi e aree comuni, l’organizzazione del
trasporto che possa prevedere il distanziamento sociale etc. Tutti costi
aggiuntivi che, anche qui, dovrebbero prevedere un intervento economico anche
da parte delle istituzioni sportive. E anche di questo abbiamo parlato nella riunione
con la Divisione. “
Ci saranno anche Società che getteranno la spugna?
“Di questo ci stiamo preoccupando seriamente. Nella prossima stagione
gli sponsor saranno merce rarissima, mentre i costi, purtroppo saranno
sicuramente più alti. Il sistema – e per sistema intendo tutte le componenti
del movimento – dovrebbe attivarsi per impedire la morte dei club che,
ricordiamo, rappresentano un immenso valore per il territorio, sia dal punto di
vista economico, con il loro indotto, che da quello, ancora più importante dell’aspetto
morale e sociale. Dobbiamo, in questa fase, dare garanzie alle società,
garantendo che chi, per qualsiasi motivo, chiede di poter passare alla
categoria inferiore, lo possa fare senza subire la penalizzazione del doppio salto
di categoria e il conseguente svincolo di tutto il parco giocatori. Non è
questo il momento di infierire su nessuno, ma è quello di sostenere tutti e in
tutti i modi possibili, compreso quello di intervenire con il Governo per
sostenere, anche a livello fiscale, le aziende che ancora si impegnano in
sponsorizzazioni e contributi a favore dello sport dilettantistico.”
Un contributo di idee importante da parte delle società del Girone
E?
“Lo spirito che ci ha animato è stato quello di offrire un contributo
di soluzioni realmente applicabili e di mantenere un approccio improntato alla
massima collaborazione e condivisione con le istituzioni sportive e,
principalmente, con la Divisione a cui facciamo capo. Gli scontri in questo
momento non servono a nulla e esacerbare gli animi sarebbe solo
controproducente. È chiaro che se le nostre istanza fossero scartate a priori,
la nostra posizione sarebbe decisamente diversa. Ma non credo che si arrivi a
questo. Siamo tutte persone che amiamo questo sport e faremo di tutto per far
continuare ad appassionare le migliaia di amici che ci seguono con tanta
passione.”
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