domenica 8 novembre 2020

Ciao Pietro. Buon viaggio nel vento ...

 Il Covid 19 si è portato via il cuore del Calcio a Cinque del Lazio
PIETRO COLANTUONI CI HA LASCIATO
Il Futsal piange un amico, un padre, un fratello, un dirigente unico


E’ duro scrivere qualcosa in questo giorno triste. Triste per il Calcio a Cinque e tristissimo per chi ne sente la mancanza come amico e collega. Pietro se ne è andato come ha vissuto. Velocemente, improvvisamente. Come quando al Comitato era difficile bloccarlo e parlarci con calma anche solo per dieci minuti, anche per chi, con lui, condivideva stanza e scrivania. Un fuoriclasse, uno con il quale l’uno contro uno lo perdevi sempre. In tanti anni che ho collaborato con lui, sono stato testimone di mille occasioni in cui presidenti, allenatori, giocatori entravano infuriati nel suo ufficio per lamentarsi di un sorteggio, un arbitraggio, un tesseramento andato male o una squalifica troppo severa. Mille occasioni in cui la chiacchierata finiva immancabilmente con una risata, una stretta di mano e la consapevolezza, per tutti, che in quell’ufficio c’era una persona che ti ascoltava e, se poteva, avrebbe risolto il tuo problema. E, se non avesse potuto, ti avrebbe convinto che il problema non c’era perché, in fondo, il calcio a cinque era comunque un gioco. Abbiamo riso, abbiamo discusso, abbiamo avuto punti di vista diversi, a volte anche contrastanti, ma mai una volta siamo usciti dall’ufficio arrabbiati l’uno con l’altro. Mi ha voluto al Comitato nel 2009, nel periodo dell’informatizzazione, per insegnargli come scrivere o ricevere una mail o navigare tra i social. Mi ha chiesto di dargli una mano anche con il “suo” Centro Anziani, quando gli serviva una locandina o il menu per il Cenone di Capodanno. Con il suo modo di fare riusciva a non scontentare nessuno, e questo ha contribuito a fare del Lazio la regione principe del Calcio a Cinque italiano. Mi ricordava spesso che quando iniziò la sua avventura al Comitato Regionale nel Calcio a Cinque, c’erano più o meno una quindicina di società. Se oggi la nostra disciplina è così forte e diffusa il merito è essenzialmente il suo, che ha combattuto sempre perché una società non mollasse, trovando ogni soluzione possibile e impossibile. Avevamo programmato di passare qualche domenica insieme per scrivere un libro sul calcio a cinque. Ma il Covid maledetto non ce ne ha dato il tempo. Ciao Pietro. Buon viaggio nel vento …

Marco Giustinelli

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